Come chi è caduto fra i binari...
E avverte la sua vita fugace, e la ripercorre,
mentre le ruote roventi del treno ticchettano
e tante immagini oblique si accendono di colpo,
e vede come non aveva mai visto prima:
Come chi è caduto fra i binari,
do l'addio all’infinito, alla vita lontana,
perché è diventata una favola remota,
come chi è caduto fra i binari:
Come chi è caduto fra i binari -
panorama selvaggio, piacere orrendo -
fra binari e ruote,
sopra la mia testa, sfreccia il tempo malinconico,
in lontananza tuona la morte,
e io afferro per un minuto quel che è eterno,
le farfalle, i sogni, l'orrendo, la dolcezza:
Come chi è caduto fra i binari.
1910
Poesia tratta dal volume Le lamentele del povero bambino.
Irisz Maar © dicembre 2025
Revisione e correzione: Anna Cavallini