Bassura dorata, farferugine,
prato dalla leggerezza fluente.
La betulla scuote una brezza con
letizia argentea e il cielo aleggia.
Arriva la vespa, arriva, mi annusa,
grugnisce, e vola sulla rosa selvatica.
La rosa furibonda si china -
è rossa, ma ancora snella l'estate.
Vi sono sempre più sgorghi tenui.
Sulla sabbia una fragola sanguigna
sonnecchia, la spiga fruscia.
La tempesta si accovaccia sulle chiome.
La mia estate si compie così in fretta.
Il vento mi porta con sé sull'eringio secco -
il cielo schiocca, e lassù, con una luce blu
fatata, scintilla l'inverno.
estate 1929 / 1934
La foto l'ho scattata io nell'estate del 2016 nel mio paesino.
Irisz Maar © agosto 2025
Revisione e correzione: Anna Cavallini