2025. 04. 24.
Chi sei tu?
Tartalom értékelése (4 vélemény alapján):
Chi sei tu?

Questa settimana la mia proposta sarà insolita, perché ho deciso di presentarvi una serie televisiva, cosa che non ho mai fatto fino ad ora. Ho impostato il limite di età, perché nel film - oltre ai temi sconvolgenti, ma proprio per questo importantissimi, soprattutto ai nostri tempi - ci sono delle scene particolarmente violente, il che ha una precisa funzione, quindi è giustissimo che ci siano, ma non sono decisamente adatte agli adolescenti, e io direi che potrebbe causare disagio anche a giovani adulti che hanno meno di venticinque-ventisette anni. Ma certamente questo tipo di sensibilità è una questione molto personale, quindi volevo fare questa premessa per chiarire tutto.

Presentandola cercherò di svelare il meno possibile la trama, perché non vorrei rovinarvi l'esperienza, e non vorrei rivelare i colpi di scena, perché è una serie davvero molto interessante e intrigante, e l'effetto che riesce ad avere su di noi è fondamentale per una catarsi.

Si tratta di Altered Carbon, basata sul romanzo omonimo di Richard K. Morgan, e che potete trovare su Netflix anche in italiano.

La situazione di partenza è che l'uomo è riuscito a sconfiggere la morte, però con l'aiuto della tecnologia.

Esiste una pila su cui si può scaricare tutto ciò che si potrebbe definire come la personalità di un individuo, compresi tutti i suoi ricordi. Di tanto in tanto la pila esegue un back-up, e i ricordi sviluppati dalla persona fino a quel momento si salvano in questo modo. Ma la persona, proprio in questi secondi, diventa vulnerabile, perché durante gli istanti del back-up non è in controllo del suo corpo e della sua mente.

Chi, e per quale motivo, vorrebbe sfruttare questi momenti?

E se una persona è viva già da secoli, cosa succede al suo corpo? Il nostro corpo con il tempo si logora, e ovviamente può pure essere ucciso, ad esempio. Ed è qui che la storia diventa ancora più curiosa. La pila ha bisogno di una cosiddetta custodia, e per una morte vera e propria, in realtà, si deve distruggere la pila. Ma com'è fatta questa custodia? Che funzione ha? Che complicazioni causa?

L'esistenza delle custodie rende ancor più complicati i rapporti umani, per tanti motivi che potrete scoprire nel film, ma anche per il fatto che non possiamo sapere con certezza chi ci sia di fronte a noi. Ma ciò fa scaturire delle domande: come possiamo definire l'uomo? Qual è il rapporto fra il suo corpo e la sua mente? Chi sono io? E chi sei tu?

La serie tocca argomenti che ci riguardano da vicino in questo momento, come per esempio il rapporto fra uomo e intelligenza artificiale, fra la tecnologia che avanza alla velocità della luce e il potere. Più la tecnologia si sviluppa e più il problema si allarga, diventa più profondo, più complesso. Ma in che modo?

La storia è antica come il mondo. Sono i più potenti, i più ricchi, che determinano la svolta degli eventi. Però quello che rende questa storia originale, ma più che altro cruciale per noi, è osservare cosa potrebbe accadere se la tecnologia avanzasse e l'umanità avesse in mano strumenti così forti, tramite cui sottomettere e sfruttare il prossimo. L'avidità ha limiti?

E la pila è soltanto un elemento di tutto ciò. Ci sono ben altri strumenti e fenomeni di cui adesso non vorrei parlare, per lasciarvi scoprire tutto da soli.

In più, c'è un filo narrativo giallo nella storia. I due protagonisti, la detective Kristin Ortega e Takeshi Kovacs - un guerriero secolare significativo di una rivolta ben nota, di cui adesso non parlo, sempre per lasciarvi spazio per l'esplorazione del film - devono venire a capo di un assassinio, la cui vittima è ancora in vita ma non ricorda niente.

La serie richiama, senza dubbio, il film Blade Runner, ma le questioni che affronta sono ben diverse.

L’intro del film è molto simbolica. Intorno al corpo umano gira un serpente che può simbolizzare il cambiare la pelle, cioè la custodia, e quindi anche la rinascita. Simbolizza anche la scoperta dell'immortalità, in quanto è il simbolo della conoscenza, e della conoscenza del bene e del male nel cristianesimo, in più, è il simbolo della salute e della guarigione, risalente all’antica Grecia, al bastone di Asclepio; tuttavia nel simbolismo cristiano è associato anche al male, e come sappiamo nel film si presenta anche quest’altro aspetto del simbolo.

Ma poi il serpente cresce e diventa un drago, forma un otto con il suo corpo, cioè il simbolo dell’infinito; questo simbolo poi si trasferisce sulla parte del corpo in cui, nel film, si inseriscono le pile. E in seguito a questo, l’otto diventa una clessidra. Paradossalmente il simbolo dell’infinito diventa il simbolo che limita e conta il tempo a nostra disposizione.

Trovo che la prima stagione di questa serie sia un capolavoro in un certo senso, già per l'effetto che ha avuto su di me, ma anche per come la trama si sviluppa, gli argomenti trattati, la fantasia dei produttori e come le scene sono state create. In più, sono rimasta soddisfatta dell'interpretazione degli attori. Certe particolarità della trama, però, hanno lasciato una lacuna nella mia mente di narratrice. Non mi hanno convinto del tutto, come per esempio l'ostinazione di un personaggio nei suoi ragionamenti, che evidentemente non lo portano dove vorrebbe arrivare, e non trovo realistico che non cambi approccio fino alla fine, ma se cominciate a guardare la serie potrete giudicare voi stessi questo dettaglio. Ma in realtà, ora mi è venuto in mente che alla fine possiamo essere testimoni anche di questo, cioè che una persona non cambia e perde tutto proprio per questo motivo. Certi motivi, momenti, potevano essere più elaborati. La seconda stagione tocca ugualmente temi significativi, ma non mi ha lasciato soddisfatta, credo potesse bastare la prima stagione.

Infine, vorrei condividere una riflessione con voi, perché ho deciso di offrirvi questa proposta per via di una frase che mi ha toccato profondamente e che ho collegato subito a questa serie televisiva. Una frase che è legata alla scomparsa di Papa Francesco, e il significato di questa frase credo che sia indipendente da quello che pensiamo personalmente della sua attività. L'ho letta in un quotidiano ungherese: "È venuto a mancare la mattina del lunedì di Pasqua. In silenzio, il giorno dopo la festa della Resurrezione. Un mondo che ancora sta gridando per la pace ha una voce in meno, è diventato più silenzioso. Ma ciò che Papa Francesco ha rappresentato non può essere messo a tacere. Il suo messaggio di pace, di misericordia, di apertura e di servizio, continua a vivere in noi, se non dimentichiamo ciò che ci ha mostrato."

Per poter avere speranza dobbiamo affrontare, come lui ha sempre fatto, la crudeltà di cui siamo capaci, e questa storia ci mette di fronte a tutto ciò, eccome.

In questo film la tecnologia che è a disposizione dell’umanità rende le torture, le persecuzioni, i giochi viziosi delle persone molto impressionanti e stravolgenti e tutto ciò ha avuto un grande effetto su di me. Per esempio mi ha messo ancor più in guardia ragionando sullo sviluppo della tecnologia e i lati postivi e oscuri di ciò, e mi ha fatto riflettere ancor di più su cosa può succedere già oggi, dietro le quinte. Nel senso che, sì, lo sappiamo probabilmente tutti, ma vedendo tutto ciò sullo schermo con la lente di ingrandimento di una tecnologia rappresentata nel film, mi ha reso ancora più consapevole.

Io vorrei credere che ci sia speranza per noi, se non smettiamo di lottare, come i personaggi di questo film, e se riflettiamo su tutto ciò, anche tramite storie come questa, e su chi siamo veramente, come umanità e come individui.

Ma i protagonisti riescono a vincere?

 

 

Irisz Maar © aprile 2025

Revisione e correzione: Anna Cavallini

 

 

Logo © Orsolya Bagi, 2024
Design del logo © Orsolya Bagi in collaborazione con Irisz Maar, 2024

bezár
Regisztráció


bezár
Bejelentkezés