Vuoi essere, dimmi, la mia compagna di giochi,
vuoi giocare sempre, sempre,
vuoi che andiamo al buio insieme,
vuoi sembrare importante per un cuore da bambino,
sedersi, con grande serietà, a capotavola,
versare con misura del vino, dell'acqua,
gettare perle, gioire per niente,
mettersi dei vestiti pessimi con un grande sospiro?
Vuoi giocare a tutto quello che è la vita,
un bianco inverno, un lungo, lungo autunno,
si può, con te, bere una tazza di tè, muti,
tè rubino, vapore giallo?
Vuoi vivere a cuore pieno, puro,
tacere a lungo, e a volte avere paura,
perché sul viale si aggira novembre,
il povero spazzino, ammalato,
che fischietta sotto le nostre finestre?
Vuoi giocare a essere un serpente, un uccello,
a fare un viaggio lungo, andare in treno, in nave,
che sia natale, che abbiamo dei sogni, e a tante cose belle?
Vuoi giocare a essere amanti felici,
vuoi fingere un pianto, un cimitero colorato?
Vuoi vivere in eterno, per sempre,
vivere nel gioco che si è avverato?
Sdraiarsi fra i fiori, giù, sulla terra,
e vuoi, e vuoi giocare a esalare l'ultimo respiro?
Irisz Maar © ottobre 2024
Revisione e correzione: Anna Cavallini