Quando ho aperto questo libro nella Feltrinelli, mi ha riportato subito nella mia infanzia, quando con i miei cugini giocavamo inventando storie complessissime, con personaggi elaboratissimi. Mi ricordo bene di non vedere l'ora di passare il tempo insieme a loro, e aspettavo tanto la nostra prossima trama. Ogni incontro era un'avventura vera e propria.
Quindi quando ho aperto questo libro, mi sono ritrovata lì. Si tratta di Il gatto La tigre misterioso a di Eric Battut.
Il gatto tigrato un giorno comincia a giocare a essere una tigre grossa, feroce e potente. Incontra il suo amico, il lombrico, e lo saluta subito dicendo "Ciao pitone", poi proseguono insieme. Incontrano la lucertola che a sua volta diventa un coccodrillo. Arriva il topo, e lui diventa un elefante e l'uccellino invece un'aquila. Però improvvisamente una voce forte li sveglia dal mondo che stanno sognando per sé stessi. Qualcuno abbaia. Ma che ci fa un cane nella giungla?
Mi piace questo libro, perché oltre alla sua tenerezza e dolcezza, fa vedere ai bambini come possono usare la loro fantasia, quando, per esempio, non hanno giocattoli a loro disposizione. Possono immaginare di avere qualsiasi cosa intorno a loro. Una tazza di tè nella mano, una valle, una spada. Ma questo vale anche per quando hanno giocattoli. Questo tipo di gioco, tramite lo sviluppo della fantasia e della creatività, fa sviluppare le loro varie capacità, mantenendo la loro mente plasmabile, favorendo in questo modo l'apprendimento di qualsiasi cosa nel futuro.
Mi ricordo che a volte inventavo storie da sola, e giocavo con Lady, il pastore tedesco che mi ha regalato il nonno quando avevo un anno. Lei era il mio cavallo, io un'eroina con la spada, che era un lungo pezzo di legno preso dalla catasta di legna, immagazzinata per accendere il fuoco in inverno. Lady, oltre a essere un cavallo, era anche una specie di Watson, compagno inseparabile della protagonista. C'erano degli episodi veri e propri. Insomma, scrivevo delle storie già da bambina.
C'era stato un periodo in cui ci piaceva far finta di essere animali, in specie cuccioli di cane. Poi mi ricordo che, ad un certo punto, visto che io ero la più grande, ho scoperto la bellezza del corpo umano, in particolar modo osservavo le mani che noi tenevamo chiuse per imitare le zampe degli animali. Da lì cominciavo a voler essere una ragazza nei nostri giochi, cosa che mia cugina ancora non voleva fare. Ho quattro anni più di lei. Credo che per me sia stato un momento importante, perché erano i primi istanti in cui la bambina che ero cominciava a diventare una piccola ragazza che stava scoprendo quanto sia bello essere femminile.
Dopo, quando sono apparse le videocamere digitali, con mia cugina abbiamo ideato la trama di un film horror che poi abbiamo girato coinvolgendo i bambini del vicinato e i suoi cugini da parte di suo padre. Io ero nel pieno della mia femminilità appena scoperta, in quanto mi è stato assegnato il ruolo della vittima.
Con mia cugina ho avuto sempre un rapporto speciale. Dal momento in cui è nata mi sono sentita molto legata a lei. Mi ricordo che, quando l'ho guardata, neonata, mi ha inondato l'amore per lei. C'è anche un video del mio quinto compleanno, in cui si vede che lei era agitata e piangeva, e nessuno riusciva a tranquillizzarla. Allora mi avvicinai a lei, e sussurrai qualcosa nel suo orecchio, e per qualche motivo lei si calmò. Come se fosse stato un incantesimo. A volte fra due persone, anche in famiglia, esiste un rapporto così magico, e così speciale, che sembra inspiegabile. Questa cosa la porto nel mio cuore, nella sua profondità, chiusa in un posto sicuro, dove non si può toccarla. Nella cassaforte che è il mio cuore.
Questo libro mi ha riportato qui. Mi ha fatto sentire quel calore che sentiamo soltanto quando siamo con la nostra famiglia. A casa. E mi ha portato a questo amore per mia cugina, che è sempre stata per me, nel mio cuore, la mia sorellina. Adesso vorrei riuscire a viaggiare nel tempo, per poter rivivere proprio questi momenti. Questa serenità, questa spensieratezza, questi legami, questo calore.
Oggi è il suo compleanno. Un altro regalo dell'autunno.
Irisz Maar © settembre 2024
Revisione e correzione: Anna Cavallini