Questa settimana ci immergiamo in un giallo. Ma di questo giallo possiamo far parte, perché i suoi capitoli non si susseguono in ordine, ma sono mescolati, e dobbiamo metterli in ordine noi, seguendo degli indizi lasciati alla fine di ogni capitolo. E così il libro diventa interattivo, ci coinvolge e diventiamo detective anche noi.

Credo che sia un libro che riesce a coinvolgere abbastanza nella lettura già gli adolescenti, ma risulta interessante anche per gli adulti.

Il libro che propongo è di Pablo de Santis, Il giallo delle pagine mischiate, nella traduzione di Francesca Caddeo e con le illustrazioni di Federico Appel, che mi ha fatto una dedica illustrata sulla copia del libro che ho comprato alla fiera Più libri più liberi, a Roma.

Siamo in una casa editrice abbandonata, di fantasmi, che lo zio di Dario lascia in eredità a lui. La casa editrice è soffocata da debiti. Dario deve cercare dei manoscritti pubblicabili e vendibili per risolvere la situazione e, magari, rimetterla in piedi.

Viene fuori un giallo che è del tutto in disordine. Lui, insieme alla correttrice, Greta, che lavorava per suo zio, mettono insieme i capitoli e seguono il caso ambientato a Parigi e indagato dall'investigatore privato Ives Montaner.

Ives Montaner richiama la figura tipica dei romanzi gialli, come per esempio Philip Marlowe di Raymond Chandler, da cui si è evoluto poi il film noir. Misterioso il giusto, osso duro il giusto, ed è spiritoso nei momenti di pericolo di vita. Sia il carattere del detective che il filo della trama seguono i noir, come a quel punto facevano tanti gialli. Però in questo modo diventa anche leggermente parodia del carattere nei film noir e anche del genere. Ancor più per il fatto che in un certo modo il libro è stato condensato nello scheletro di un giallo, perché le vicende si svolgono molto velocemente, e il romanzo si limita allo stretto indispensabile per esprimere il necessario e risparmiarci i passaggi inutili, tenendo vivo il nostro interesse il più possibile. È ugualmente divertente osservare quest'ironia sul genere.

Perfino le illustrazioni suscitano un'atmosfera misteriosa e da film noir, e sono anche indispensabili, perché nella maggior parte dei casi forniscono gli indizi.

Parliamo però di un caso molto particolare, sempre legato alla letteratura. L'ultimo libro del famoso scrittore Dubuffet si perde in circostanze misteriose, e il tentativo di recuperarlo segna la strada per l'investigazione delle morti. Sembrerebbe che il libro fosse il capolavoro di Dubuffet, magari anch'esso interattivo?

Ci sono quattro investigazioni, cosa che per me, adoratrice dei gialli, è stata molto appassionante.

Quella di Greta e Dario per riordinare le pagine, la nostra, per trovare la giusta sequenza dei capitoli - cosa che per me è stata molto divertente -, la ricerca dell'autore misterioso di questo romanzo giallo e capire se scrivendolo avesse avuto uno scopo preciso, e infine quella di Ives Montaner.

Vediamo se i risultati ci lasciano soddisfatti. Una cosa mi ha lasciato insoddisfatta però. 

 

 

Irisz Maar © gennaio, 2024

Revisione e correzione: Anna Cavallini